Seguici su facebook

IL CASTELLO BARONALE
domina sul borgo medievale, ha ospitato cavalieri templari, garibaldini e il fantasma del Conte del Molise De Molisis.

Fu edificato nel 1100 circa da Clementina, figlia di Ruggero II Normanno, re di Sicilia, quando il feudo fece parte della contea di Ugone del Molise. Il presidio passò nelle mani degli Angiò, degli Afflitto e dei baroni Rotondi. Nel 1480 fu restaurato in stile rinascimentale come residenza patrizia, acquistato da Giovanni Donato della Marra, che fu conte di Macchia. Nel 1748 il castello fui venduto a Maria Grazia Rotondi, poi ceduto a Nicola d'Alena. Celeste d'Alena fu baronessa di Macchia, sposatasi con i Frisari, conti di Bisceglie e patrizi di Castel San Vincenzo. Fu teatro di tante gesta cavalleresche nel medioevo. Restaurato nel 1500 e poi nel Settecento fu teatro degli eventi bellici tra francesi e Sandefisti nel 1799, nonché di quelli tra “briganti” filoborbonici e garibaldini nel settembre 1860. Il maniero ospitò viaggiatori e scrittori di tutto il mondo e fu anche quartier generale dello Stato Maggiore tedesco nel 1943-1944 e poi dell’Alto Comando italiano di liberazione e quindi di ufficiali superiori americani dal 1944. Nel palazzo ci sono fantasmi cortesi, il Conte del Molise De Molisis che si aggira con la sua spada e seguito da soldati in armi e corazze antiche. O anche spettri di cameriere della rocca vittime di morte accidentale seppur violenti, amanti, persino di un ufficiale borbonico, il giurista Rodio, e del giovane tenente Basile della Real Gendarmeria di Isernia, tra i protagonisti della rivolta filoborbonica di Isernia dal 30 settembre 1860, Dopo altre imprese, il Basile fu fatto prigioniero e finì nel lager di Fenestrelle, dove spari misteriosamente nel luglio 1862. Il prospetto dell'edificio domina la piazza antistante il borgo, abbellito da una loggia rinascimentale di archetti a tutto sesto. La prima parte di questa loggia risale all'epoca aragonese, con copertura che poggia su 5 piccoli archi. Il resto del castello si sviluppa su 3 livelli, di cui il più alto costituisce la mansarda. Nel cortile interno si distingue la bella scalinata rinascimentale con il colonnato, che porta i piani nobili. Nel piano di terra ci sono le cantine, le scuderie e le stanze dei servi. Il piano alto era la dimora dei nobili, con varie stanze, tra cui la cappella privata con reliquie diverse.

 

Save
Cookies user prefences
We use cookies to ensure you to get the best experience on our website. If you decline the use of cookies, this website may not function as expected.
Accept all
Decline all
Read more
Sessione
comune.macchiadisernia.is.it
Accept
Decline
Analytics
Tools used to analyze the data to measure the effectiveness of a website and to understand how it works.
Google Analytics
Accept
Decline